“I giochi dei bambini non sono giochi, e bisogna considerarli come le loro azioni più serie” sosteneva il filosofo francese Montaigne. Il gioco è una palestra dove ci si misura e si impara a diventare grandi. Di giocattoli se ne trovano per tutti i gusti e per tutti i desideri.
Scegliere il giocattolo giusto è per gli adulti un preciso dovere oltre che un piacere per fare felice un bambino. E poiché i giocattoli hanno una funzione educativa, prima di acquistare un giocattolo dovremmo chiederci: come è stato prodotto? Con quali materiali? Sono stati rispettati i diritti dei lavoratori che lo hanno assemblato? E ancora, da quali mani è stato prodotto?
Da qualche parte si deve pur cominciare e quando maneggiamo un giocattolo dovremmo conoscerne la storia, le condizioni di lavoro di chi lo ha prodotto, ma dovremmo anche chiederci se tra le mani dei nostri bambini finiscono “aberrazioni energetiche”, cioè prodotti che hanno richiesto troppa energia in rapporto alla loro stessa vita.
Poi ci sono i materiali: i giocattoli di plastica per esempio sono fabbricati utilizzando petrolio, risorsa non rinnovabile, si degradano in fretta e in caso di rottura non sono riparabili contrariamente a quelli in legno.
Una alternativa al legno può essere il mais, cioè giocattoli completamente biodegradabili costruiti con materiali derivanti dal granoturco miscelato a tinte naturali. Il più diffuso è l’happymais, una sorta di lego naturale in grado di scatenare la fantasia dei bambini e di tranquillizzare le mamme spaventate dai giocattoli allergici o tossici. Questi giocattoli sono prodotti nel Bangladeh da un produttore del commercio equo e solidale e distribuiti da Ecotoys. Ma non è tutto, la vendita degli eco-giocattoli alimenta la catena di solidarietà perché Ecotoys sostiene Soleterre un’associazione umanitaria che lavora per garantire i diritti inviolabili degli individui, erogando servizi sanitari ed educativi.
04/04/08
IL CUORE DEI GIOCATTOLI
Anche i giocattoli hanno un cuore. Basta saperlo cercare e lasciar perdere le mode o le star della pubblicità. Sono i giocattoli di legno, di seconda mano così come quelli equi e solidali che alimentano la catena della solidarietà e dei diritti di chi li produce.
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