Neal Harbisson, 25 anni, è un pittore, e soffre di una malattia chiamata l'acromatopsia che non gli permette di vedere nessun tipo di colore ma solo tinte in bianco e nero.
Immaginate la sua sofferenza! Poi un giorno incontra casualmente Adam Montandon, uno scienziato esperto in cibernetica che inventa per lui un apparecchio in grado di fargli "sentire" i colori.
Lo strumento si basa sull'azione di una telecamera digitale che fotografa e legge i colori presenti su una tavolozza. La telecamera poi li invia a un computer portatile il cui compito è quello di tradurre la frequenza delle onde luminose in onde sonore.
Infine il PC spedisce il suono di ogni colore a un auricolare indossato dal "paziente" che in base al suono percepito è in grado di distinguere i vari colori.
Non sarà fastidioso sentire tutto questo fruscio? Il pittore risponde che la situazione non è diversa da quella provata da coloro che abitano in una grossa città con balconi e finestre sulla strada.
All'inizio Harbisson riusciva a sentire solo sei colori oggi l'apparecchio gli consente di vedere ben 360 tinte diverse.
"In pratica è come se componessi una sinfonia sulla tela" ha detto Neil Harbisson.
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