11/09/08

IL DECALOGO DELL'ECO GUIDA

Contrazione dei consumi, prezzo del petrolio alle stelle e... buone notizie per l'ambiente: secondo il Centro Studi Promotor nel primo semestre del 2008 la minor quantità di benzina utilizzata ha determinato la mancata emissione di 1,06 miliardi di tonnellate di CO2!
Ora, se proprio non potete evitare di usare l'auto, evitate di prosciugare il vostro denaro: con una guida accurata e una manutenzione efficiente si può arrivare a risparmiare il 30% di carburante.
Ecco alcuni consigli ripresi dalla guida “Ambiente e Mobilità” di Aci Milano in collaborazione con Regione Lombardia e Arpa Lombardia.
Gli accorgimenti per una guida “risparmiosa” sono pochi e semplici. Presi singolarmente hanno scarsa influenza sui consumi. Ma messi in pratica nella loro globalità possono avere effetti tangibili. Ecco il decalogo dell’automobilista “consapevole”:
1) MANUTENZIONE. L’efficienza di tutte le componenti e gli apparati dell’auto, sembra persino inutile dirlo, sono requisiti fondamentali e indispensabili per il buon funzionamento dell’auto e anche per consumi contenuti o comunque non fuori controllo. Seguire quindi con regolarità i programmi di manutenzione previsti dalle case costruttrici specie per quanto riguarda i materiali di consumo.
2) PNEUMATICI. Le “gomme” rivestono particolare importanza ai fini del consumo. Soprattutto la loro pressione che deve essere sempre quella stabilita dal costruttore. Pneumatici sotto i valori di pressione previsti fanno aumentare l’attrito e, di conseguenza, i consumi.
3) PESI E AERODINAMICA. “Dimenticare “ oggetti più o meno pesanti in auto e continuare a trasportarli inutilmente influisce sui consumi come pure il portapacchi montato sul tetto. Se non serve, meglio toglierlo! Sempre per quanto riguarda l’aerodinamica bisogna ricordare che tenere i finestrini aperti è causa di turbolenze che “frenano” la marcia in funzione dell’aumento della velocità.
4) STILE DI GUIDA. Vari sono gli stili di guida errati dal punto di vista dei consumi. In linea generale bisogna cercare di mantenere un regime del motore il più possibile costante, cioè non procedere a strappi “accelera e frena”, e senza pigiare a fondo e bruscamente sull’acceleratore. Ogni volta che il motore sale di giri si verifica una maggiore richiesta di carburante rispetto a quando il motore gira ad un regime fisso.
5) RISCALDAMENTO. Spesso si pensa che, specie d’inverno, sia necessario riscaldare molto il motore freddo la mattina prima di partire. E a questo scopo si insiste con ripetuti colpi d’acceleratore. Ma ciò, oltre a far sprecare inutilmente carburante, è dannoso anche per la salute del motore. E’ infatti sufficiente tenere il motore appena sopra il minimo per una manciata di secondi da fermi avendo poi l’accortezza di procedere dolcemente sino a che il motore non arriva alla sua temperatura d’esercizio.
6) ACCELERATE. Può sembrare un paradosso ma per raggiungere la velocità desiderata è meglio accelerare con una certa decisione una sola volta e poi mantenere quella velocità piuttosto che arrivarci “a scatti” pigiando e rilasciando l’acceleratore.
7) MARCE ALTE. Finchè è possibile, “ovvero finchè il motore non “protesta” con i classici tentennamenti del “battito in testa” è sempre meglio tenere innestata la marcia più alta possibile. Meglio una marcia alta con regime basso piuttosto che una marcia bassa con regime alto.
8) CURVE UNIFORMI. Le curve vanno impostate prima di essere affrontate in modo da poterle percorrere in modo uniforme senza frenare e accelerare a più riprese.
9) SOSTE. Il motore acceso serve per viaggiare, non per stare fermi. Quando si pre- vede di dover sostare per un certo periodo di tempo, diciamo più di uno-due minuti, ad esempio in un imbottigliamento o in una coda al passaggio a livello, è opportuno spegnerlo. E non solo per motivi di consumo.
10) IN CITTA’. Fare degli sprint di accelerazione partendo da un semaforo verde per fermarsi dopo poche centinaia di metri ad un semaforo rosso è perfettamente inutile e anche poco... intelligente.

Fonte: www.ecodallecitta.it

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