23/10/08

ANIMALI IN CITTA'

Si tratta di una cosa conosciuta e che molti possono verificare di persona: nelle città, non solo italiane, stanno arrivando gli animali selvatici.
Già nel 2007 a Nuova Delhi era scoppiata l’emergenza scimmie, con ventimila macachi a spasso per la città, mentre a Manhattan è stato recentemente catturato un coyote che rovistava fra i cassonetti. A Tokyo, addirittura, i corvi si sono adattati a far schiacciare dalle automobili i semi di cui si nutrono per poi andare a mangiarli quando il semaforo è rosso, mentre a Londra una volpe è stata fotografata di fronte al numero 10 di Downing Street. In Italia, recentemente, un cervo si è ritrovato nel centro di Bolzano, e a cominciato a travolgere tavolini e bancarelle.
Sono tutte curiosità, e non sono nemmeno del tutto nuove. Ma quali sono le cause?
Alla classica spiegazione per cui è tutta colpa dell’uomo, spiegazione che purtroppo è sicuramente vera, si sono affiancati altri fattori: innanzitutto si è notato che il numero delle specie selvatiche, solo in Italia, è passato da 70 a 115, mentre il numero di animali selvatici è salito dai 123mila del 1995 al milione abbondante di oggi, cioè sono aumentati quasi del 1000%. Inoltre è migliorata la cura ambientale delle città, che tra l’altro hanno una temperatura di 4 o 5 gradi superiore rispetto a quella della campagna, il che attira gli animali che vogliono stare al caldo; e poi ci sono i cambiamenti climatici: con un clima più caldo, cioè, un maggior numero di animali sopravvive all’inverno.
Comunque, secondo l’etologo Enrico Alleva, come ha dichiarato in un’intervista, nonostante la presenza di questi animali possa provocare un certo disagio, è il segno che le nostre città sono tutto sommato vivibili anche dal punto di vista di un animale selvatico, il che non è poco.

Fonte: IL VENERDI’ di Repubblica

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