16/04/09

Centro Ricerca Cancro Senza Sperimentazione Animale

« Sono venuto a conoscenza del Centro Ricerca Cancro Senza Sperimentazione Animale (CRCSSA) attraverso un appello che mi ha inviato Maria Grazia Barbieri per la salvezza di due cavalli. Sulle prime pensavo che i cavalli fossero destinati alla vivisezione ma, quando ho letto attentamente le richieste, mi sono piacevolmente accorto che mi trovavo di fronte a uno dei rari esempi di persone che riflettono quanto molti amanti degli animali hanno sempre pensato fin dall'antichità, e cioè che l'amore non ha confini e si possono amare gli uomini e gli animali allo stesso tempo.
Dedicare parte della propria vita alla lotta per il benessere animale non vuole dire gettare via cinicamente il proprio tempo, sottratto all'uomo, come vorrebbero alcuni intransigenti moralisti da un tanto al soldo, ma abbracciare quella filosofia di vita che anche gli atei riconoscono come qualitativamente ineccepibile nell'operato di S. Francesco.
L'associazione CRCSSA Onlus nasce a Genova dalla volontà di fondatori di spessore scientifico come il professor Giulio Barro (scopritore del Tumore Liberate Protei), il prof. Bruno Fedi (primario urologo dell'ospedale di Terni), nonché uomini e donne accomunati dalla passione per gli equini. Lo scopo prioritario dell'associazione è la promozione della ricerca medica senza sperimentazione sull'animale, l'assistenza al malato oncologico e ai suoi familiari, nonché il corretto rapporto uomo-animale.
Nel corso degli anni l'associazione ha anche aperto un "Centro di ascolto S.A.S. famiglia" impegnandosi parallelamente con il "Progetto no macello" a salvare cavalli e asini da maltrattamenti vari, pagandone il riscatto e sistemandoli attraverso affidi controllati nel tempo oppure in pensione. L'associazione, in ogni caso, rimane sempre proprietaria degli animali salvati e, per statuto, non può venderli o regalarli.
Attualmente, oltre a quelli affidati, sono a carico della CRCSSA 14 cavalli e 4 asini, ma lo sforzo economico è sostenuto unicamente mediante offerte e iscrizioni dei soci, senza alcun aiuto istituzionale, per cui il bilancio dell'associazione è decisamente in rosso. Per ridurre le spese e garantire il benessere agli animali, l'associazione ha reperito un terreno a Genova Arenzano dove sta allestendo un rifugio "un cavallo per amico". Il luogo è stato scelto per il clima favorevole al ricovero di cavalli enfisematosi che troverebbero qui una speranza di vita offrendo a bambini, anziani e persone con problemi psicologici il dono prezioso della loro compagnia riabilitativa.
Torbiera è uno dei cavalli che dovrebbe essere trasferita quanto prima ad Arenzano, perché i maltrattamenti subiti l'hanno privata dell'uso di un polmone e non sarebbe in grado di sopravvivere a un inverno così rigido. Si dovrebbe trasferire anche sua figlia, che è la sua ombra.
La CRCSSA lancia un duplice appello, per Torbiera e figlia onde trovare loro rapidamente un ricovero sulla riviera ligure e per una donazione che permetta di costruire il rifugio di Arenzano. »

OSCAR GRAZIOLI

Per informazioni: www.crcssa.it

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