21/06/09

AZIENDE DA SOGNO

Può sembrare strano, ma proprio in questo periodo di crisi economica alcune aziende italiane ed estere hanno preso la decisione di valorizzare le proprie risorse umane anziché ridurle, come avviene in genere in questi casi.
Il motivo è piuttosto semplice e consiste nella necessità di garantire all’azienda un personale motivato e dalle alte performance individuali, così da ottenere eccellenti risultati aziendali.
I metodi e i modi sono diversi, ma hanno un unico denominatore: il benessere dei lavoratori.
La multinazionale farmaceutica Abbott, ad esempio, realizza un programma che prevede tutele particolari per le donne in maternità o con bambini piccoli, come ad esempio convenzioni con asili e negozi specializzati.
Telecom Italia, invece, attua un sostegno alle famiglie attraverso un allargamento degli asili aziendali e permessi speciali.
L’azienda Elica prevede vantaggi per immigrati e neomamme e una griglia di ferie ampia e versatile.
Alla Rittal gli orari sono molto flessibili, così da permettere ai genitori di accompagnare i bambini a scuola.
Alla Coesia sono disponibili corsi di lingue e informatica, con gli MBA (Master of Business Administration) pagati dall’azienda stessa.
La Lg Electronics in occasione del matrimonio di un dipendente o dei suoi figli riconosce al lavoratore il diritto a 500 euro in busta paga, mentre per il compleanno garantisce un buono da spendere per una cena o un pranzo di festeggiamento.
PepsiCo attua la politica delle Summer Hours, che consente, in estate, di uscire dal lavoro alle 14 del venerdì senza bisogno di approvazione del superiore.
Alla Diageo il venerdì è completamente libero se si lavora un po’ di più negli altri giorni.
Alla NH Hotels Italia si garantisce ai dipendenti una carta che offre tariffe ridotte per soggiorni negli hotel del gruppo, con il vantaggio esteso anche a parenti e familiari.
Jannsen-Cilag, addirittura, è attrezzata con una scuola di inglese permanente, una palestra, distributori di bevande gratis e una mensa dai prezzi ridottissimi, mentre alla Skf una parte della retibuzione (il 30%) è variabile, e il sostegno alle famiglie viene effettuato tramite l’acquisto di testi scolastici per i figli, prenotazione babysitter e colonie estive per i bambini.
È comunque da notare il fatto che spesso queste strategie aziendali, più che essere propriamente italiane, consistono in espressioni italiane di imprese multinazionali.
Queste iniziative affondano le proprie radici in paesi come la Scandinavia o gli Stati Uniti d’America, e in questi ultimi anni hanno conosciuto una rapida diffusione in tutta Eurpoa e anche in Italia, dove il contesto delle piccole e medie aziende (non di rado a conduzione familiare) tende proprio a favorire questo modo fare impresa.

Fonte: L’espresso

Nessun commento: