10/11/09

BUSTE DI PLASTICA ADDIO

Il decreto dell’Unione Europea risale all’ormai lontano 2001, ma in Italia entrerà finalmente in vigore dal 1 gennaio 2011: il sacchetto di plastica sarà messo al bando, imponendo l’uso di buste in amido di mais, cotone, juta e altri materiali biodegradabili o riciclabili.
Il problema dei sacchetti di plastica non è da sottovalutare, specialmente nel nostro paese. Basti sapere ai nostri lettori che dei 100 miliardi di sacchetti di plastica che si consumano in Europa ogni anno uno su quattro è in mano a un italiano, che la quantità di petrolio necessaria per produrre i sacchetti che utilizziamo in Italia è di 3 milioni di barili (un barile corrisponde a 159 litri) e che un sacchetto impiega almeno 200 anni a decomporsi.
Noi, che non vogliamo farvi aspettare fino al 2011, desideriamo informarvi sulle iniziative che già da tempo esistono nel nostro paese: i sacchetti in mater-bi, materiale biodegradabile e compostabile, brevettato dall’azienda italiana Novamont e ottenuto da materie prime di origine agricola, sono già disponibili da diversi anni anche per fare la spesa.
Un’altra iniziativa risale allo scorso aprile, in occasione dell’inaugurazione di un nuovo ipermercato in provincia di Bergamo, quando la francese Auchan ha deciso di bandire le buste in plastica sostituendole con i sacchetti ottenuti dal mais, le gecobox in cartone o in plastica riutilizzabile e gli shopper di carta.
Altro esempio arriva dall’Unicoop di Firenze che, da maggio, ha sostituito in tutti i suoi 98 punti vendita circa 50 milioni di buste tradizionali con quelle biodegradabili in mater-bi.
Anche Lidl, Esselunga e tutti i punti vendita Coop hanno avviato una campagna di sensibilizzazione proponendo diverse alternative ecocompatibili: oltre alla busta in mater-bi, anche quelle riutilizzabili in polipropilene, cotone, juta e nylon.

Fonte: Terre di Mezzo, www.terre.it

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