23/11/09

SCELTE "ILLUMINATE"

Per chiedere l’eliminazione delle lampadine incandescenti, Greenpeace ha lanciato nell’ottobre 2007 la campagna “Al Bando le Incandescenti”. Lo scopo era quello di stimolare i rivenditori della grande distribuzione a rimuovere dai propri scaffali questi prodotti a favore di nuove lampade ad alta efficienza. In seguito alle pressioni di Greenpeace, il Governo ha deciso di mettere al bando le lampadine a incandescenza dal primo gennaio 2011.
A distanza di due anni è stata stilata una classifica sull'impegno della grande distribuzione a rimuovere le lampadine incandescenti dal mercato prima del bando europeo del 2011: Leroy Merlin è al primo posto (avendo rimosso tutte le lampadine a incandescenza già da diversi mesi), seguita da Esselunga (che ne ha rimosse dal mercato la maggior parte), Ikea (che rimuoverà tutte le incandescenti dal primo semestre 2010), Auchan (che si è impegnata a rimuovere le lampadine incandescenti da 100 Watt entro il 31 dicembre 2009), e poi Castorama, Carrefour, Conad, Despar e Finiper (che non hanno ancora risposto concretamente all’appello).
La messa al bando delle lampadine incandescenti permetterà di ridurre i consumi elettrici degli italiani di 5,6 TWh (ovvero 5,6 miliardi di kWh), pari a un beneficio economico per le famiglie di circa un miliardo di euro all'anno, e un abbattimento delle emissioni di CO2 di circa 3 milioni di tonnellate.
Per finire un rapporto commissionato al gruppo eERG del Politecnico di Milano, mostra che in Italia, attraverso misure di efficienza energetica, si potrebbero tagliare 100 miliardi di kWh entro il 2020, quasi un terzo degli attuali consumi del Paese.

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