10/03/10

I FARMACI EQUIVALENTI

I farmaci equivalenti sono spesso chiamati generici, un termine che non rende loro giustizia.
Si tratta, infatti, di medicinali che hanno la stessa efficacia, sicurezza e qualità dei corrispondenti farmaci “di marca”, ma con un costo inferiore almeno del 20% perché, essendo scaduto il brevetto che consentiva la produzione in esclusiva alla ditta che li aveva sviluppati per prima, anche altre aziende possono ora produrli. Il brevetto, infatti, dura 20 anni e serve a consentire di recuperare i costi sostenuti per la ricerca.
Rispetto al corrispondente farmaco “di marca” il farmaco equivalente:
• contiene lo stesso principio attivo (sostanza che cura la persona e la sua malattia);
• è bioequivalente, vale a dire ha la stessa efficacia;
• è ugualmente sicuro perché sottoposto agli stessi controlli a cui sono soggetti tutti i farmaci in commercio;
• la confezione contiene la stessa quantità di farmaco (compresse, fiale, quantità di sciroppo…);
• ha le stesse indicazioni e controindicazioni.
Le uniche differenze tra il farmaco equivalente e quello di marca riguardano il colore della confezione e il colore, la forma e il sapore del medicinale.
Queste differenze non comportano alcun cambiamento a livello del meccanismo di azione, dell’efficacia e della sicurezza del farmaco.
La garanzia che “valga lo stesso degli altri farmaci”, cioè che sia “equivalente” è fornita dalle Agenzie del Farmaco Europee, che operano tutte secondo precisi criteri internazionali, uguali per tutti in Europa. In Italia qualità, efficacia e sicurezza sono garantiti dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). L’AIFA verifica che i farmaci equivalenti siano efficaci, di elevata qualità, con un grado di purezza e di inalterabilità nel tempo pari ai farmaci “di marca”.
Tra l'altro, dal momento che il principio attivo del farmaco equivalente è stato prescritto e assunto per più di 20 anni (tempo di durata del brevetto) da milioni di persone in tutto il mondo, esso presenta un profilo di sicurezza maggiore rispetto ai farmaci più recenti in quanto se ne conoscono meglio sia le reazioni avverse che la tollerabilità.

Per consultare l'opuscolo ufficiale della campagna AIFA "Usa bene i farmaci" clicca QUI.

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