02/06/08

CON L'OCCHIO BIONICO TORNA LA VISTA

L'aspetto è quello di un normale paio di occhiali da sole, magari un po' vistosi, collegati a un auricolare, come per ascoltare un iPod. Le lenti scure e l'apparecchio che vi è attaccato, invece, nascondono il primo, vero "occhio bionico", capace di restituire la vista, per ora parzialmente ma forse in un lontano futuro totalmente, ai non vedenti.
La rivoluzionaria tecnologia è stata applicata recentemente a due uomini da una squadra di oculisti britannici al Moorsfield's Eye Hospital di Londra, una delle migliori cliniche di questa specialità: in entrambi casi con ottimi risultati. Completamente ciechi perché sofferenti di retinite pigmentosa, una malattia ereditaria degenerativa che colpisce la retina, i due pazienti saranno ora in grado di camminare senza alcun aiuto e di distinguere gli oggetti. Se la fase sperimentale, che proseguirà presto con altri interventi, continuerà ad avere successo, la nuova tecnica, chiamata "Second Sight Argus II", potrebbe diventare di uso comune nel giro di tre anni.
L'Argus II, spiegano i ricercatori britannici, non è in grado al momento di restituire una visuale perfetta, ma può ripristinare una visione di base: la differenza tra la luce e il buio, per esempio, e quanto basta per mettere a fuoco oggetti elementari. Si tratta del miglioramento di un prototipo, l'Argus I, impiantato per la prima volta nel 2002, in una donna di 64 anni, Linda Morfoot, negli Stati Uniti, anch'essa malata di retinite pigmentosa da quando aveva 21 anni e quasi del tutto cieca dall'età di 50. "Adesso riesco a tirare a canestro insieme a mio nipote, a passeggiare da sola al centro di un viale, trovo la porta d'uscita da una stanza", racconta la donna. "Quando sono andata a visitare New York ho visto quanto è grande la Statua della Libertà. E a Parigi sono salita sulla Torre Eiffel e ho visto le luci della città sotto di me. Mi sento più vicina a tutto quello che accade intorno a me".

Fonte: La Repubblica

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