28/09/08

IL CARBURANTE PIU' VERDE DEL MONDO

Il carburante in questione è il biodiesel, ma ottenuto in un modo un po’ diverso dal normale: infatti in questo caso per produrlo si utilizzano le alghe.
Si è notato che la produzione del biodiesel effettuata con i prodotti agricoli ha i suoi limiti, che sono l’estensione territoriale e il fabbisogno di cibo della popolazione. Questo l’ha sperimentato sulla sua pelle, ad esempio, il Brasile, che avendo convertito gran parte dei terreni agricoli per la produzione di biocarburanti ha subito un’impennata dei prezzi degli alimentari.
Una possibile soluzione a questo problema sarebbero, per l’appunto, delle piccole alghe verdi delle dimensioni di pochi micron, che possono essere fatte crescere dappertutto (anche in un bidone di latta pieno d’acqua lasciato nel deserto), in qualsiasi condizione climatica e con un ritmo di riproduzione rapidissimo. Insomma, il candidato perfetto per il biodiesel.
Inoltre il carburante ottenuto da queste alghe ha un rendimento molto alto, per dare un’idea 10 volte superiore all’olio di palma e addirittura 45 volte superiore all’olio di colza, peraltro già utilizzato da molti italiani.
Le coltivazioni di alghe occuperebbero molto meno spazio di quanto non facciano i terreni agricoli destinati al biodiesel: è stato calcolato che con le alghe si possono produrre fino a 30 tonnellate di carburante per ettaro, rispetto alle 6 che si otterrebbero dalle palme da olio e all’unica che avremmo con la colza.
Inoltre le alghe non hanno necessariamente bisogno di acqua pulita per prosperare, la loro fermentazione produce anche idrogeno e inoltre nel loro ciclo vitale assorbono anidride carbonica per poi rilasciare ossigeno.
Insomma, pare che le alghe siano la scelta migliore per i biocarburanti, e non si può che sperare che si continui in questa direzione.
Fonte: L’espresso (13 agosto 2008)

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