02/01/09

CEMENTO SALVA-PESCI

E' ben risaputo che tra i metodi adottati dai bracconieri che pescano di frodo quello delle reti a strascico è di gran lunga il più dannoso all’ambiente: accade da sempre in tutta Italia, purtroppo, che il fondale sia grattato da queste reti che distruggono la flora marina e ne raccolgono tutta la fauna, indiscriminatamente.
La situazione peggiora se la pesca viene effettuata nella fascia vietata di cinque chilometri e mezzo dalla costa, tanto più se la rete è anche munita di appesantimenti come catene o simili. In questo caso, infatti, accade che le formazioni di coralli vengano distrutte e i letti di alghe trascinati via insieme ai loro abitanti, lasciando una sorta di deserto sottomarino dove prima il fondale era pieno di vita. E questo si ripercuote anche sull’economia dei paesi basati sulla pesca, in quanto i pescatori non hanno più la possibilità di catturare un buon quantitativo di animali.
Addirittura si è visto che a causa di questo metodo di pesca negli ultimi anni sono andati persi fino all’80% di fondali ricchissimi di vita, come quello di posidonia, nel Mediterraneo.
Fino a poco tempo fa anche il mare dell’Argentario era interessato da questo fenomeno, almeno fino a quando non è nata l’idea di fermare le reti calando dei blocchi di cemento in mare.
Grazie all’opera congiunta delle cooperative di pescatori locali, al WWF, alla Regione Toscana e a Paolo Fanciulli, un pescatore attivista, i problemi sono stati risolti calando 500 grandi blocchi di cemento nella fascia protetta. I blocchi sono collegati fra loro da cavi d’acciaio irti di uncini che lacerano le reti, impedendo la pesca a strascico. In più i blocchi sono stati realizzati in modo da offrire un habitat alla fauna sottomarina.
Un ultimo accorgimento per sfruttare appieno l’investimento è stato quello di installare un radar notturno, capace di identificare immediatamente i pescherecci e avvertire quindi la Guardia Costiera in modo tempestivo.
Grazie a tutto questo i fondali del mare dell’Argentario oggi si stanno ripopolando, e anche i pescatori artigianali hanno registrato un forte aumento delle catture, il tutto a vantaggio della pesca e del turismo.

Fonte: L’espresso

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