29/11/10

COOP: SOLO UOVA DA ALLEVAMENTI A TERRA

A partire dal 4 ottobre 2010 tutte le uova vendute nei supermercati Coop provengono rigorosamente da allevamenti a terra.
Dunque sono chiuse le porte alle uova degli allevamenti intensivi dove le sventurate galline ovaiole sono costrette a vivere in gabbie poco più grandi di un fazzoletto, impedite nei movimenti, soggette a malattie, obbligate da un meccanismo spietato a mangiare e sfornare uova a ripetizione. Con questa decisione, Coop anticipa la Direttiva Europea del 1999 sulla protezione delle galline ovaiole negli allevamenti che ha introdotto il bando delle gabbie di batteria convenzionali dal 1° gennaio 2012.
Ci sono molte ragioni per preferire le uova prodotte negli allevamenti a terra. La principale è di carattere etico-ambientale. Ma un recente studio dell’Università Statale della Pennsylvania ha dimostrato che negli allevamenti liberi gli animali possono produrre uova di qualità migliore con il doppio di vitamina E, più del doppio di acidi grassi Omega-3 e più vitamina A rispetto alle uova provenienti da allevamenti intensivi. Il consumatore è avvertito: al benessere animale corrisponde in genere un prodotto qualitativamente migliore con un impatto benefico sulla nostra alimentazione.
Coop è la prima grande catena in Italia che, con lungimiranza e sensibilità, non solo decide di anticipare l’entrata in vigore della Direttiva europea, ma va oltre, escludendo dalla commercializzazione anche le uova provenienti dalle cosiddette "gabbie arricchite" molto simili in realtà alle gabbie di batteria convenzionali, il cui piccolo spazio aggiuntivo a disposizione delle galline e alcuni elementi addizionali che dovrebbero permettere alle galline di soddisfare alcuni comportamenti naturali, non è affatto sufficiente.
Ogni anno sul territorio dell’Unione Europea sono allevate oltre 400 milioni di galline ovaiole, il 70% delle quali sono rinchiuse nelle gabbie di batteria degli allevamenti intensivi.
«La natura restrittiva di queste gabbie non consente alle galline di esprimere la maggior parte dei normali modelli di comportamento, quali la ricerca del foraggio, la cova delle uova nei nidi, beccare sul terreno, distendere le ali», osserva Roberto Bennati, vicepresidente della Lega Antivivisezione (Lav).
Ora, grazie alla decisione di Coop, saranno "liberate" altre 560mila galline, e non una delle 330 milioni di uova che si vendono ogni anno nei supermercati Coop proverrà da allevamenti intensivi.
«Molti produttori hanno riconvertito i loro allevamenti e noi li abbiamo incoraggiati a fare una scelta totalmente alternativa alle gabbie perché, anche se dal 2012 saranno leggermente più grandi, restano comunque uno spazio angusto e crudele», dice Claudio Mazzini (responsabile Innovazione e Valori di Coop Italia), e conclude: «Auspichiamo che molti concorrenti ci seguano, e confidiamo che questa nostra scelta dia un chiaro indirizzo al mondo della produzione.»

Fonte: Consumatori (mensile dei soci Coop)

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