Il parco naturale diventa terapeutico: succede in Umbria ed è merito del progetto "Il parco terapeutico", promosso dalla Direzione regionale agricoltura e foreste, servizio aree protette della Regione in collaborazione con la Direzione sanità e servizi sociali. L'obiettivo - dicono i promotori - è quello di portare nelle strutture sanitarie la bellezza e i valori che ispirano le aree protette umbre. Una seconda fase, sperimentata per la prima volta in Italia, vedrà i parchi diventare luoghi privilegiati per le terapie di cura.
«In questa prima fase», spiegano Paolo Papa, dirigente del Servizio promozione e valorizzazione aree protette, e Antonio Perelli, dirigente del Servizio accreditamento e valutazione di qualità, «il progetto ha l'obiettivo di rendere più ospitali e accoglienti le strutture sanitarie quali ospedali, case di cura, residenze protette, poliambulatori. L'idea di base scaturisce dal fatto che un'immagine affascinante della natura può dare sollievo a persone in uno stato emotivo precario ed è per questo motivo che fotografie naturalistiche, di grande valore estetico e distensivo, arrederanno i corridoi delle strutture sanitarie. Così come i colori sono una forma di energia, anche le immagini che ne sprigionano le virtù possono essere una preziosa fonte di sostegno e conforto per chi si trova in difficoltà fisica e psicologica.»
La seconda fase sarà più operativa e coinvolgerà direttamente i parchi quali luoghi in cui curare e fornire sollievo a determinate patologie come quelle cardiocircolatorie, diabete, Alzheimer, disabilità. Il progetto, pilota a livello nazionale, interesserà inizialmente il Parco regionale del Monte Subasio e il Parco regionale del Monte Cucco.
Fonte: www.inumbria.it
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