27/02/11

UNO SPOT CONTRO IL NUCLEARE

Greenpeace ha realizzato un ironico spot contro l’energia nucleare, visualizzabile su YouTube sotto il titolo “Nucleare - Il problema senza la soluzione”.
Anticipiamo subito che la notizia è anche una presa di posizione.
Questo perché il nucleare (e lo dice anche Greenpeace):
1) produce scorie radioattive e non esiste ancora alcun sistema per gestirle in sicurezza;
2) costa troppo, ed è un affare per pochi;
3) non dà indipendenza né sicurezza energetica, visto che di uranio sul nostro pianeta esistono circa quattro milioni di tonnellate, e al tasso attuale di consumo (60mila tonnellate all’anno) entro la fine del secolo tutte le miniere saranno esaurite;
4) le centrali sono potenziali obiettivi del terrorismo e non dispongono di sistemi di protezione in caso di incidenti aerei.
Per osservare a cosa può portare una cattiva gestione del nucleare (forse l'unica possibile, in Italia) l'invito è di visitare Chernobyl, che dal gennaio 2011 è aperta al turismo di massa. Fino a poco tempo fa era infatti possibile visitare l’impianto solo sborsando 400 dollari e richiedendo varie autorizzazioni al governo ucraino, mentre oggi l’ingresso è consentito a tutti secondo dettagliati itinerari turistici.
A prendere la decisione di aprire al pubblico il sito del disastro nucleare è stato Viktor Baloga, ministro ucraino, che ha parlato di "turismo della memoria" e di "lezione sul nucleare".
Se invece non avete voglia di sacrificare le vostre ferie al turismo catastrofista vi chiediamo almeno venti minuti della vostra vita per dare un’occhiata al video sul sito internet www.wartourist.net/chernobyl.
Se non avete nemmeno venti minuti (impossibile!) vi incoraggiamo perlomeno a dare un’occhiata al già citato spot di Greenpeace, che certamente non è dettagliato né esauriente, ma che potrebbe indurvi a cominciare una personale ricerca per capire se davvero vale la pena di resuscitare il nucleare nel nostro paese.

Link: www.greenpeace.it/stopnucleare

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