10/05/11

LA COLLETTA DEL NUOTATORE AUTISTICO

«Quando sono in acqua mi sento come tutti gli altri.» Con queste parole Kevin Casali, un ragazzo di 17 anni che soffre di autismo, una volta ha descritto alla madre la sensazione che prova mentre si allena o gareggia. Già, perché ogni giorno Kevin entra in corsia alla piscina Onda Blu di Formigine e si fa i suoi chilometri di vasche. Ma siccome dall’anno scorso ha cominciato a vincere gare su gare, e soprattutto a stare meglio, l’obiettivo è diventato ambizioso: riuscire a partecipare alle Paralimpiadi del 2012 a Londra. I risultati ottenuti finora fanno di lui qualcosa di più di una speranza per la squadra azzurra di nuoto categoria Fisdir, la federazione che raggruppa gli atleti con disabilità intellettiva relazionale: agli ultimi campionati nazionali di Pugnochiuso, Kevin si è messo in tasca i titoli di campione italiano nei 50, 100, 200 metri stile libero e nei 50 dorso. Non solo, ha stabilito anche i nuovi record italiani assoluti nei 50 e 100 stile libero, oltre che nei 50 dorso.
La strada per le prossime Paralimpiadi dunque sembrerebbe spianata, ma non è così: per allenarsi tutti i giorni e per andare in trasferta servono parecchi soldi, almeno 15mila euro all’anno, troppi per una famiglia normale come quella del giovane atleta. Ecco allora che tutta Castellarano, il paese di Kevin, si è mossa per raccogliere i fondi necessari per mandare il nuotatore a Londra fra due anni.
L’idea è nata fra le volontarie della sezione femminile della Croce Rossa, che hanno convinto l’organizzatore di una manifestazione locale di beneficenza, Alessio Aldini, a dedicare l’edizione dello scorso settembre di "Fashion Time for Charity", una sfilata di moda, al sogno paralimpico del ragazzo. L’iniziativa è riuscita: a Castellarano quella sera c’erano almeno cinquecento persone, è stato aperto un conto corrente per le sottoscrizioni e finora sono stati raccolti 8.700 euro.
Era stata invitata anche Francesca Pellegrini, ma la campionessa non è riuscita a intervenire e ha mandato un messaggio di solidarietà. La mamma di Kevin, Mirella Antoniani, ne è felice: «Il paese ha risposto benissimo. Per me una cifra così alta sarebbe stata impossibile da sostenere, anche se ci avrei provato comunque, perché vedendo i miglioramenti che ha avuto mio figlio negli ultimi due anni avrei fatto di tutto per continuare.»
L’autismo - la forma da cui è affetto il ragazzo - è di media gravità, un disturbo che si riverbera sulla capacità di comunicare con l’esterno. Per prevenire reazioni e crisi, bisogna preparare la persona in modo che non sia turbata da eventi imprevisti. Ecco perché tutte le volte che Kevin va a gareggiare in una piscina che non conosce, la madre lo istruisce con foto e informazioni dettagliate sul nuovo ambiente. A lui l’esperienza è subito piaciuta. «Dopo la prima gara che ha fatto gli ho chiesto come si era sentito e lui ha risposto che era felice e si sentiva come gli altri. Così abbiamo capito che gli piace stare in mezzo ai ragazzi, rispettare i tempi, ascoltare l’allenatore, e si è aperta una porta in più nel suo autismo: più fa progressi nel nuoto e più migliora nella malattia. Questo avviene in situazioni che possono provocargli disagi, perché può bastare un rumore strano o uno stato d’animo che non riesce a esprimere a provocare una crisi. Ora ha imparato ad accettare rumori e ambienti diversi».

Fonte: www.lastampa.it

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