16/10/11

"THE TIME IS NOW TO HELP", PER RISOLLEVARE DALLA POVERTA' E RESTITUIRE LA DIGNITA'

Sal Dimiceli è un piccolo imprenditore del Wisconsin che da oltre vent’anni dedica il suo tempo libero ad aiutare le persone in difficoltà. Cresciuto a Chicago in una famiglia povera e piena di debiti, sin da ragazzo decise che, una volta uscito dalla povertà, avrebbe non solo assistito gli indigenti della sua comunità, ma che li avrebbe aiutati a tornare ad una vita normale e dignitosa.
Non appena trovato il primo lavoro, Sal cominciò a devolvere parte dello stipendio a varie organizzazioni benefiche, ma si rese conto che poteva fare di più. Voleva aiutare gli altri in prima persona, venire incontro alle loro necessità immediate, e al tempo stesso attivare una rete in modo da poter stabilizzare gli aiuti nel tempo.
Così nel 1989 Sal fondò “The Time is Now to Help”, organizzazione no profit attiva tra Wisconsin ed Illinois, che ad oggi ha aiutato in media 500 persone all’anno, soprattutto bambini, anziani e portatori di handicap. Ancora oggi, d’accordo con moglie e figli, Sal continua ogni mese a devolvere all’organizzazione almeno il 20% del proprio reddito.
«Non mettiamo semplicemente una pezza dando da mangiare ai poveri per un giorno», spiega Sal. «Li aiutiamo a rimettersi in piedi e camminare sulle loro gambe, in modo che riacquistino dignità e orgoglio. Perché sappiamo che ce la possono fare.»
Nel 2003 un conoscente gli chiese di tenere una rubrica su un periodico locale che avesse come tema la solidarietà. Sal accettò, adottando lo pseudonimo WC (che sta per “With Christ”, Con Cristo) e invitando le persone in difficoltà a scrivere esponendogli il problema. Da allora Sal riceve da 20 a 30 lettere a settimana. E per ogni singola lettera ricevuta, attiva la procedura utilizzata da sempre: prima di ogni altra cosa visita personalmente le famiglie in difficoltà per verificare la situazione ed essere sicuro dell’onestà e della buona fede. «Non voglio che il denaro guadagnato con fatica dai benefattori e devoluto all’organizzazione venga dato a qualcuno che se ne approfitta», dice. «Ma, una volta verificato che il bisogno è autentico, non ci risparmiamo. Il 100% del denaro raccolto viene usato per i bisognosi.» E se esistono problemi di alcol, droga o altro, l’organizzazione si rivolge a programmi specifici.
Dopo aver controllato lo stato di reale necessità, “The Time is Now to Help” si attiva: da un lato per dare assistenza immediata (generi di prima necessità, un pasto caldo, una stanza pulita per la notte), dall’altro per migliorare la vita degli indigenti a lungo termine.
La risposta immediata e personalizzata alle richieste di aiuto è da sempre un punto fermo per Sal: «Non esiste alcun iter burocratico», dichiara. «Ciò che voglio è che le persone ricevano aiuto ADESSO. Quando la gente è in difficoltà, spesso si sente sola. Voglio che sappia che qualcuno si prende a cuore i loro problemi. E voglio dire loro: “Mi resta ancora un po’ di forza e la voglio condividere con te: lascia che ti aiuti a rimetterti in piedi”.»
Si tratta di un esempio unico e fortissimo, che se imitato di certo solleverebbe dall’indigenza centinaia di migliaia di persone. Non solo negli States. Anche qui da noi, in Italia. In fondo nulla ci impedisce, nella nostra realtà, di fare lo stesso.

Fonte: www.buonenotizie.it

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