07/02/12

MANAGER LASCIA LA CARRIERA PER AIUTARE BAMBINI, RAGAZZI E MADRI IN DIFFICOLTA'

Ugo Bressanello era un manager nei settori della finanza, delle telecomunicazioni e di Internet. Un giorno decise di adottare un figlio e nel farlo entrò in contatto col mondo dei tribunali minorili e delle comunità. Ne fu colpito al punto che decise di dare una svolta alla sua vita. Era il 2005 quando lasciò la carriera e fondò “Domus de Luna Onlus” insieme alla moglie e a un gruppo di amici.
L’opera di “Domus de Luna”, fondazione no profit con sede a Cagliari, vanta un ventaglio di iniziative enorme, e dal momento che è facile perdersi ve le esporrò come lista rigorosamente riassuntiva:
1. “Casa delle Stelle”, una struttura di accoglienza per minori e mamme in difficoltà, in grado di ospitare bambini da 0 ai 12 anni e garantire cura e assistenza, sia psicologica che legale.
2. “Casa Cometa”, centro anti-violenza per l’accoglienza e la cura di minori e madri vittime di abusi.
3. “Casa del Sole”, nata per dare sostegno a piccoli nuclei familiari mamma-bambino in situazioni di grave disagio, assicurando assistenza sanitaria e legale, sostegno psicologico e avvio di percorsi finalizzati all’autonomia.
4. Attività nelle scuole (contro il bullismo, le nuove dipendenze, il razzismo), nei centri di aggregazione e nei campi Rom, svolgendo attività di inclusione sociale e laboratori di musica, arte, teatro e sport.
5. Laboratori settimanali di graffiti, musica rap e hip-hop e campo da calcetto a cinque al carcere minorile di Quartucciu.
6. “Casa Pegaso”, comunità educativa per minori tra i 14 e i 18 anni sottoposti a misure giudiziarie. L’obiettivo è il recupero dei ragazzi sia sul piano sociale che professionale, attraverso programmi personalizzati finalizzati al completamento degli studi e all’inserimento nel mondo del lavoro.
7. Ristrutturazione di un ex mercato civico e sua conversione nel centro di aggregazione giovanile “ExMe”, orientato a una «buona gestione del tempo libero».
8. “Casa dei Sogni”, una colonia sociale che dà la possibilità ai ragazzi ospedalizzati, bisognosi di cure lunghe e invasive, e a tutti i bambini che vivono nelle comunità protette e case-famiglia, di trascorrere momenti di serenità.
9. La “Locanda dei Buoni e Cattivi” di Cagliari, un B&B che dà lavoro a ragazzi e ragazze che hanno vissuto presso case-famiglia, comunità protette o carceri minorili e che, a causa dei pregiudizi diffusi, molto difficilmente riuscirebbero a trovare un’occupazione stabile. Quest’ultimo progetto, tra l’altro, ha vinto l’edizione 2010 del concorso nazionale “Il più bel lavoro del mondo”, promosso da “Make a Change”, come miglior progetto di impresa sociale italiana.
Voglio concludere la notizia prestando la penna a Bressanello, che dice: «I nostri non sono istituti, ma vere e proprie case, dove vogliamo che gli ospiti trovino tutto il calore e il sostegno possibile.» E poi: «Noi continuiamo a seguire i ragazzi anche dopo la maggiore età, finché ci è possibile, in quanto ritengo che una persona, anche a 21 anni, senza un reddito familiare o un lavoro avviato, possa fare ben poco per il proprio sostentamento.»

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