Per chi è abituato a pensare ai
lampioni come pali di ferro con su una lampadina, questa notizia potrebbe
risultare rivoluzionaria. Dunque, si parte da un lampione. Non uno in
particolare, mettiamo un lampione qualunque. Però intelligente.
Cosa significa, dite?
Significa che a Cattolica
esiste la Umpi, un’azienda italiana che fa diventare intelligenti i lampioni.
Come? Attraverso le “onde convogliate”. Un’onda convogliata è un segnale
elettrico che viene fatto viaggiare su una rete elettrica. Un’applicazione
pratica è il segnale Internet modulato sulla linea elettrica di
casa, così che è possibile collegarsi a Internet anche dalla presa della
corrente. Insomma, le onde convogliate sono un messaggio che viaggia
“cavalcando” la corrente elettrica.
Dunque i lampioni sono
intelligenti perché sono connessi tra loro tramite una rete di onde
convogliate. Possono essere controllati uno per uno da remoto per gestirne
accensione, spegnimento e ricerca dei guasti. Così non si vedono strade
illuminate a mezzogiorno e l’intensità dell’illuminazione può essere regolata
in base alle ore della notte e alla luce ambientale.
Il risparmio oscilla tra il 30 e
il 45%. L’investimento è di circa 250 euro a lampione, ammortizzato in 5 anni.
Tutto ciò ha convinto i
comuni greci a investire milioni di euro nonostante la crisi (e tutti
conosciamo la situazione della Grecia), anche perché una parte dei
finanziamenti arrivano dal Fondo europeo dell’efficienza energetica. In questo
modo la Grecia potrebbe fare un passo fondamentale verso l’efficienza
energetica e cominciare la risalita economica.
Questa tecnologia, detta Minos
System, già illuminava la Mecca e Medina, il Cristo Redentore di Rio De Janeiro
e il “Dinosauro”, l’enorme atrio all’ingresso della stazione di Roma Termini.
Ma non è finita. L’invenzione si
presta infatti a una versatilità a dir poco spaventosa. I lampioni sono disseminati
ovunque per il pianeta, e così ripensati costituirebbero una cablatura di base,
una rete già pronta e disponibile: possono diventare antenne Wi-Fi di reti
Internet; punti di ricarica per auto, moto e bici elettriche; snodi per
telecamere di sorveglianza; punti di informazione telematica; piccole centrali
meteo; etc. etc.
Questo è il lampione secondo
Umpi, azienda di Cattolica. E chissà che non diventi il lampione del futuro.
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