La notizia di questo post è un articolo apparso di recente sul sito
www.buonenotizie.it a firma di Sebastiano Todaro, fondatore del Club degli Ottimisti:
« Viviamo in un’epoca iper tecnologica in cui nuove scoperte promettono
ogni giorno di migliorare la nostra vita, di semplificarla o di renderla meno
faticosa. Molte di queste promesse sono mantenute, altre no, e tuttavia le
speranze di trovare la ricetta per la felicità, sono sempre più riposte nelle
nuove scoperte scientifiche, legate al cervello e alla psicologia.
Eppure, un vecchio trucco può darci
all’istante molta soddisfazione, se applicato con costanza e fiducia!
Da sempre tutte le filosofie e le religioni
che in qualche modo si occupano della felicità convengono su un punto
essenziale: il benessere deriva da uno stato interiore che non ha teoricamente
legami con quello che avviene fuori e nemmeno con la salute fisica! Sembra
persino esagerata come affermazione eppure è facile dimostrarlo, soprattutto
quando vediamo che ci può essere tanta tristezza e disagio interiore nonostante
la massima abbondanza e ricchezza esteriore.
Eppure questa magra consolazione non ci aiuta
a raggiungere lo scopo… sapere che la felicità interiore è svincolata dalle
cose esterne non basta a farci raggiungere la felicità stessa! Come fare dunque
a sfruttare questa consapevolezza e guadagnare veramente degli istanti di
felicità?
Ecco che arriva il “trucco più vecchio del
mondo”, che non è certo una notizia dell’ultima ora o una scoperta tecnologica,
ma forse proprio per questo è una pratica collaudata e funzionante. La promessa
semplice di questo trucchetto non è quella di darci la felicità eterna… ma
piuttosto degli istanti, degli attimi di felicità… e spetta a noi usare il
“trucco” tanto spesso quanto vogliamo. Qual’è questo trucco? Eccolo…
Il trucco è: concentrarsi sull’attività che
stiamo facendo come se fosse la cosa più importante di tutte.
Amo definire questa cosa con la parola
“trucco” perché se cominciamo a chiamarla pratica Zen, approccio centrato
sull’istante, consapevolezza del presente… forse gli diamo dei nomi più adatti
ma rischiamo anche di farla sembrare più complicata di quello che è!
Concentrarsi sull’attività che stiamo facendo
come se fosse la cosa più importante di tutte, ha l’effetto di farci
dimenticare tutto il resto, porta spontaneamente la nostra mente a cancellare
le pre-occupazioni e le post-occupazioni, cioè le cose di cui ci occupiamo
prima e dopo averle fatte.
Imparare ad occuparci solo di quello che
stiamo facendo nel presente è un ottimo trucco per dare tregua alla mente e
regalarci un istante di felicità, lungo tanto quanto riusciamo a farlo! Lo so
che non è proprio una notizia… ma è una cosa “buona” e mi fa piacere ricordarla
ai lettori di BuoneNotizie.it. »
E noi facciamo eco, sperando che questa buona
“quasi-notizia” sia stata di vostro gradimento.
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